ROMA (ITALPRESS) – “In una coalizione il dibattito è fisiologico. L’importante è il risultato finale. Non mi pare che dall’altra parte ci sia unità: basti guardare alla stessa Sardegna e al Piemonte. In una coalizione è fortemente sbagliato fare una battaglia di bandierine. Noi dobbiamo solo pensare a come possiamo presentarci in modo unitario e credibile agli elettori. E questo vale nelle Regioni come nelle città. Nei territori le candidature non possono essere decise con il manuale Cencelli”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia.
“Io faccio un appello all’unità del centrodestra, vale per tutte le cinque Regioni che quest’anno saranno chiamate al voto”, insiste il governatore che, quanto a possibili “compensazioni”, aggiunge: “si possono trovare nella composizione delle giunte che, quelle sì, devono essere rappresentative di tutta la coalizione. Dopodichè, se la Lega in una Regione ha un buon candidato lo mette sul tavolo. Lo stesso vale per gli altri partiti, senza escludere che la soluzione migliore possa essere un candidato civico”. Per Fedriga, sul tema del terzo mandato, è “singolare che dove c’è l’elezione diretta del presidente o del sindaco ci sia un limite, mentre tutti gli altri incarichi anche quelli che non sono scelti dai cittadini possono essere a vita”. Quindi a suo giudizio, il tetto dei mandati va tolto “perchè penso che debbano scegliere gli elettori, anche perchè il governatore uscente non è detto che si candidi e se lo fa saranno comunque cittadini a decidere. Auspico che venga tolto il limite, ma quanto a me non non è detto che ne approfitterò. E’ una scelta molto soggettiva. Diciamo che quando arriverò al decimo anno ve lo farò sapere”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
Regionali, Fedriga “Sbagliato fare una battaglia di bandierine”
ARTICOLI CORRELATI